AMAZON, DIRITTI, LAVORO E AMBIENTE

AMAZON, DIRITTI, LAVORO E AMBIENTE

Settembre 26, 2021 0 Di Ilaria Cagnacci

Spesso quando si parla di ambiente o diritti una domanda ricorrente è: che cosa posso fare io nel mio piccolo?Beh io penso che bisogna iniziare seriamente a parlare e concentrarci sui maggiori responsabili dell’erosione dei nostri diritti che in molti casi noi stessi sosteniamo, forse inconsapevolmente, e che un luogo di lotta fondamentale che tutti noi dovremmo sostenere oggi sia quello del mondo del lavoro per un semplice motivo: il sistema capitalista in cui viviamo si arricchisce e si nutre in primo luogo di sfruttamento lavorativo, senza dimenticarci di quello ambientale.

Non posso non condividere quello che (Z)ZeroCalcare ha detto qui ospite a Piacenza pochi giorni fa “le lotte dei lavoratori si portano il peso della democrazia” per una ragione molto semplice: l’articolo 1 della nostra Costituzione recita: l’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro”, ed è forse l’unico articolo che la maggior parte degli italiani si ricorda, ma, cosa vuol dire lavoro oggi in Italia ? E’ un pilastro ancora degno della nostra Repubblica? Parliamo di un esercito di lavoratori e lavoratrici che prendono 800 euro al mese sotto la soglia di povertà costretti allo sfruttamento e di migliaia di uomini e donne che costretti a scappare dal nostro Paese in cerca di condizioni lavorative dignitose. Parliamo di oltre 5 milioni di persone che vivono in uno stato di povertà assoluta e parliamo diun Paese dove il 5% più ricco della popolazione possiede quanto il 90% più povero.

L’aspetto positivo è che si sente sempre più parlare di lotte dei lavoratori (penso al caso di Piacenza, ai lavoratori del porto di genova o a quelli del GKN) e forse stiamo iniziando a renderci conto di aver perso nel tempo due diritti fondamentali che per tanto tempo abbiamo dato per scontato: il diritto alla salute e al lavoro.

Tornando alla domanda iniziale, personalmente credo che una delle cose che si possa fare è sicuramente iniziare ad affrontare seriamente la questione di colossi come Amazon dove i diritti dei lavoratori vengono quotidianamente calpestati in nome di un profitto incontrollato (Bezos molto presto andrà a fare il turista sulla luna con la sua astronave personale mentre i suoi dipendenti vivono in condizioni fisiche e psicologiche insostenibili) alimentando la disuguaglianza e concentrando il potere in modi che mettono in pericolo la concorrenza, la vita comunitaria e la democrazia.Il grandissimo punto di forza di Amazon è che finché i consumatori si godranno la consegna in giornata non presteranno molta attenzione al sistema dell’azienda quando questo sistema invece è incredibilmente distruttivo e spesso ne siamo veramente poco consapevoli e informati.

Di seguito alcuni punti su cui riflettere:

-Amazon è l’azienda più secretata al mondo -l’azienda ha accumulato un incredibile potere di mercato eliminando gran parte della concorrenza e prendendo il controllo di un settore dopo l’altro

-Le strutture di distribuzione ricordano un lontano passato del lavoro invece che guardare ad un futuro promettente: lavoratori e lavoratrici che svolgono lavori estenuanti e sottopagati e che rimangono intrappolati in posizioni estremamente precarie (in alcuni stabilimente si raggiunge il 90% di turnover)

-l’ascesa di Amazon è stata pesantemente assistita dal sostegno dei governi attraverso sussidi e vantaggi fiscali per miliardi di dollari

-il sistema amazon produce inquinamento nel mondo per 51 milioni di tonnellate di anidride carbonica con un incremento del 15% nell’ultimo anno

-nonostante i miliardi e miliardi di guadagni l’unico a guadagnare è 1, l’uomo oggi più ricco al mondo: Jeff Bezos-Amazon conserva i dati anche della CIA e di 6500 enti governativi nel mondo.

Concludo qui ma si potrebbe andare ancora molto avanti, per questo consiglio la lettura del rapporto “Amazon’s Stranglehold: How the Company’s Tightening Grip is Stifling Competition, Eroding Jobs, and Threatening Communities” dell’Institute for Local Self-Reliance.